Monitoraggio: passaggio da un anno all’altro del Corso

Il passaggio da un anno all'altro del Corso di formazione prevede una valutazione integrata del processo formativo. Tale valutazione è realizzata a partire dall’analisi:
- dei periodici resoconti scritti, prodotti dai singoli allievi sia sull’esperienza formativa che su quella di tirocinio;
- degli incontri di monitoraggio di gruppo sui processi d’apprendimento, tenuti da docenti appositamente incaricati di questo compito;
- dei colloqui di monitoraggio sul progetto formativo personale, che i singoli allievi avranno con i membri del Comitato scientifico-didattico per una verifica della formazione;
- di un colloquio che i candidati sosterranno alla fine di ogni anno di Corso con una commissione di docenti che redigerà una relazione sul colloquio stesso.
La valutazione è formulata nel corso di un incontro del Consiglio dei docenti con i membri del Comitato scientifico-didattico. Il Comitato scientifico-didattico a fine anno, sentito il parere del Consiglio dei docenti e valutati gli elementi raccolti come indicato nei punti precedenti, deciderà all’unanimità, per ogni singolo allievo, l’idoneità al proseguimento del Corso o la non idoneità.
La valutazione di idoneità sarà integrata con l’individuazione di linee di sviluppo, specifiche per i singoli allievi, convenendo con loro quali competenze approfondire.
I risultati della valutazione saranno discussi con i singoli allievi e, successivamente, con il gruppo degli allievi dei diversi anni del Corso; questo confronto avrà cadenza trimestrale e una fase conclusiva a fine anno. La comunicazione e la discussione circa i criteri e gli esiti della valutazione sono componenti importanti del progetto formativo del Corso: consentono infatti agli allievi, ed al gruppo di formazione, un confronto sulle dinamiche emozionali che orientano l’apprendimento e sul significato di esperienza clinica che l’apprendimento stesso assume.
L’analisi dell’apprendimento implica, nel progetto formativo del Corso, anche l’analisi del contesto entro cui l’apprendimento avviene; costituisce, quindi, un esempio significativo dell’attenzione clinica alla relazione tra individuo e contesto.

La valutazione formulata alla fine del primo anno del Corso comporta una verifica della formazione psicologica di base dell’allievo; al contempo la verifica delle sue capacità di integrare le emozioni, evocate dall’esperienza clinica del tirocinio e dell’apprendimento, entro un pensiero utile al lavoro clinico stesso.

La valutazione – in tale fase - avrà questi possibili esiti:
- idoneità a proseguire e individuazione delle linee di sviluppo;
- indicazione ad integrare il proprio percorso formativo con una psicoterapia ad orientamento psicoanalitico, attenta alla dinamica della relazione tra individuo e contesto;
- non idoneità a proseguire il Corso.

La valutazione alla fine del secondo anno è orientata alla verifica della capacità, da parte dei singoli allievi, di appropriarsi dei modelli psicologico clinici proposti nella formazione.
In particolare verrà verificata la competenza a costruire la committenza, elaborare un progetto psicoterapeutico, organizzare un adeguato setting per l’attività psicoterapeutica e ad utilizzare, a tale scopo, i fondamenti di teoria della tecnica dell’analisi della domanda. Verrà anche verificata la competenza ad integrare il metodo psicologico clinico di lettura del contesto con il metodo storico, quello antropologico e quello sociologico.

La valutazione alla fine del terzo anno ha come oggetto la verifica della competenza a trasferire i modelli appresi entro i differenti contesti di intervento.
In particolare verrà verificata la competenza adanalizzare la dinamica collusiva ed a proporre interventi interpretativi della dinamica stessa; a verificare l’andamento del processo psicoterapeutico ed a trasmettere al paziente la competenza stessa; a pianificare l’intervento psicoterapeutico in base alle caratteristiche culturali e strutturali del contesto entro cui si interviene. A tale scopo si valuterà la competenza ad individuare le dinamiche neo-emozionali che caratterizzano la relazione tra l’allievo ed i contesti di tirocinio, e la sua capacità ad orientare il suo intervento in base all’interpretazione delle dinamiche sperimentate.

La valutazione alla fine del quarto anno ha come oggetto la verifica a leggere la domanda di psicoterapia sia nella sua dimensione individuale che nelle caratteristiche di cultura della domanda, condivisa dai clienti attuali o potenziali della psicoterapia; a costruire l’intero intervento psicoterapeutico eda verificarne il processo e gli esiti.

In particolare verrà verificata la competenza ad analizzare la dinamica collusiva, ovvero la cultura locale, degli specifici contesti di intervento ed a costruire, in base ad essa, setting psicoterapeutici dedicati. Verrà valutata la competenza dell’allievo a individuare risorse per la costruzione di tali setting e per la manutenzione del processo psicoterapeutico, nel caso siano implicate differenti agenzie (ad esempio: DSM, scuola, famiglia, Municipio). Verrà verificata, entro questi parametri, un’esperienza di psicoterapia che il singolo allievo avrà sperimentato nel corso del tirocinio; verranno in particolare valutate le metodologie di impostazione del progetto psicoterapeutico e la sua conseguente verifica.

 

 

 

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